E’ stata una grande emozione per tutta la comunità di Monastero Bormida la vittoria della squadra della Pallonistica Valle Bormida al Campionato di serie C1. Uno scudetto meritatissimo, che mancava sul campo di Monastero dal lontano 1981 – erano gli anni del mitico Massimo Berruti – e che ripaga tutti i volontari della Pallonistica delle fatiche organizzative e gestionali affrontate nel corso della stagione.
Smaltito l’entusiasmo dei primi giorni dopo la grande vittoria alla “bella” sull’insidioso campo di Imperia – 11-10 sui favoriti dell’Imperiese Olio Roi di capitan Daniele Grasso – è ora il momento dei ringraziamenti e dei progetti per il futuro. Abbiamo intervistato il presidente e direttore tecnico Roberto Garbarino, che costruito questo successo a piccoli passi, con tanata umiltà, facendo della squadra un vero gruppo di amici affiatato e solidale.
“Una vittoria che è un successo dell’intera squadra, giocatori, dirigenti, supporter, tifosi “storici”…”
“Certamente, è per questo che vorrei ringraziare tutti ad uno ad uno, a cominciare dai tifosi, passando per i volontari, i dirigenti, coloro che danno volentieri una mano alla Pallonistica, chi recuperando i palloni, chi segnando le cacce, chi gestendo il punto bar, chi tenendo puliti e in ordine il campo e gli spogliatoi. Non è possibile elencarli tutti, cito solo, per la tradizione che rappresenta e per l’affetto che tutti abbiamo per lui, Sergio Blengio, grande campione del passato e oggi sempre presente alle partite e nostro segnapunti ufficiale.
Vorrei poi elencare i ragazzi in campo: il capitano Samuele Scarzello, un giocatore di talento, che è cresciuto molto nel corso dell’anno e che è pronto per il salto in serie B; il centrale Pietro Macario, i terzini Fulvio Cavallotto, Pietro Galliano e Lorenzo Cavallo. Sulla panchina, oltre al sottoscritto, Andrea Macario e l’asciugapalloni ufficiale Michele Bergese.”
“Ed ora si pensa già al prossimo campionato. Farete la serie B?”
“L’intenzione è quella, ma le incognite sono tante. Innanzi tutto bisogna rinforzare la squadra, cercando di mantenere l’unità e l’armonia che hanno caratterizzato questo campionato. Poi – particolare non irrilevante – bisogna recuperare le risorse necessarie, confidando in vecchi e nuovi sponsor, perché la pallapugno è uno sport costoso e le nostre piccole realtà fanno molta fatica a far quadrare i conti. Però ci piace la prospettiva di fare questo salto di categoria, anche per attrarre un numero sempre maggiore di tifosi e di appassionati.
Prima però, si festeggerà con i campioni e si provvederà a dipingere un nuovo scudetto sul muro del nostro glorioso sferisterio. Dopo quasi 25 anni, un grande sogno che si è realizzato!”